lunedì 19 gennaio 2009

Stamattina il mio computer portatile si è chiuso sulle mie dita. Ho appena fatto in tempo a tirare via la mano sinistra ma la destra è rimasta tra le sue fauci. Ho tentato di carezzarlo, novello Burroughs, ma ha solo stretto più forte. Volevo farlo a pezzi ma ho troppo bisogno di quella macchina, per cui ho infilato un coltello del cuoco Tony tra le due parti ormai quasi completamente riunite e ho fatto leva, con molta forza. Niente. Poi all'improvviso ho ricordato di quella volta che Norma aveva morso l'alligatore di Jorgifer e per farle mollare la presa le abbiamo praticamente infilato un tubo per innaffiare nelle narici. E così ho fatto.
Il computer che uso non è mio, è di Monica, la mia compagna. Dal destro micidiale. 
Ho promesso di smettere di bere e sto pagando la riparazione con le mie lacrime. Un giorno sì e l'altro pure telefono per avere notizie sulle sue condizioni, se finalmente hanno sciolto la prognosi e sappiamo cosa ne sarà di lui. Di noi, anzi. Se non ce la farà, Monica non mi farà vedere l'alba del giorno dopo.
Oggi ho carezzato a lungo la vecchia macchina per scrivere, ma oltre a farle fare le fusa, non sono riuscito a scrivere una parola.

Claudio

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