domenica 30 ottobre 2011

Shai Hulud, Love Is The Fall Of Every Man.


Ma stavolta sono riuscito a non cadere.

Claudio

venerdì 28 ottobre 2011

Ora e per sempre, voglio che una cosa sia chiara nella mia vita.
Non è vero che sto bene da solo. Vorrei stare da solo (non dovrei), ma non sto bene manco per niente, sto malissimo.
Male male come Christian, bevo per non piangere e lascio sulle pagine web il mio dolore mascherato da avventure in dimensioni parallele, però serve a ben poco.
Non ci sono Pinolo e Giacchettone pronti a venirmi a tirare fuori dal pozzo, né Maggi Mario e il suo contagioso ottimismo. C'è solo tristezza quando sono solo, e rabbia per tutte le cazzate fatte. Per questo sarebbe meglio che stessi da solo, per evitare di continuare a farne. Solo per questo.
Ma io non voglio stare da solo.
Rimarrò solo.

Claudio

domenica 23 ottobre 2011

giovedì 13 ottobre 2011

"Mangiare cioccolatini a letto, giocare a Campana, guardare il sole fino a farsi accecare, rimanere sott'acqua fin quando scoppiano i polmoni, correre tra i girasoli, coprirsi di terra, infilare le dita nella pasta della torta.
Ho il cervello che va a mille e non riesco a oppormi, mi piace.
Il vento nei salici, i capelli scarmigliati, gli occhi chiusi e le braccia tese.
Il centro è vicino, lo vedo, tra poco vado."

Ho continuato a non oppormi, non ho osteggiato il flusso dei pensieri e la marea dolente dei ricordi, ho accettato il sale secco sulle guance. Non so come andrà a finire, ora non ne sono più certo, certo non mi dispero e di sicuro evito di sperare. Hic Et Nunc, come Glauco, non inchiodato dalla mia inettitudine bensì pronto alla rinascita.
Eccomi.

Claudio

The For Carnation, Winter Lair.


"...La volpe fa il suo ingresso nella mia tana."

Drifting to sleep
let the snow fall
deep unto the blighted place
far below
the earth, the slowing
rivers flow, come again
alone in the force
of the morning
last dark light at his feet
dreams come to he
who is fallen
comfort and sin, place in one
bit by frail
silver spider
that crawled into my winter lair
fortunes vast
can provide what is
granted me now, in our modest home
birds in the trees
high above us
listen for the sound of padded feet
small branch is broken
hanging loose now
resting against the piney floor
pulling her weight
from the whole now
fox makes its way into my den

mercoledì 12 ottobre 2011

"Non si muore tutte le mattine". Quanto hai ragione, Vinicio. A volte si muore a mezzogiorno, con i piedi sudati. Altre invece alle cinque, con un vento freddo e bastardo che ti gela le parole. Altre ancora alle otto di sera, nella consapevolezza di una contraddizione interiore che è separazione e tristezza.
Ritrovare se stessi non è tornare all'integrità, a volte quell'Io figliol prodigo che ritroviamo non c'è più simile, ha avuto altre esperienza, non c'entra più un cazzo con noi e per quanto folle possa sembrare, dobbiamo prendere atto che una nostra parte è fuori sincro con ciò che è rimasto.
Se quella mia porzione ora con me si annoia perché sono più lento di quanto vorrebbe, che senso ha continuare a desiderare quest'unità inesistente e speciosa, a lungo agognata e sofferta, nutrendo un'inutile e insensata smania d'unione che così tanto dolore arreca?
Per amore? Può darsi. Ma darsi a chi? E per amore...?

Cla'

lunedì 10 ottobre 2011

Alcuni dolori cessano solo quando troviamo la volontà di smettere di soffrire.


Un bacio.

giovedì 6 ottobre 2011