mercoledì 4 febbraio 2009

Io suono la batteria. Ma la mia casa è piccola e non ho spazio per montarla, quindi uso due pad per allenarmi. Non fanno quasi rumore e hanno un rimbalzo molto simile a quello delle pelli, mi ci trovo molto bene.

Questa sera ho fatto un pò di esercizi, poi mi sono stufato e mi sono messo a seguire i pezzi che mandavano in radio. Un vero pout pourrì, dagli Opeth agli Afterhours, passando per i Porcupine Tree e i Killers. Divertente, parola, e solo dopo un'oretta mi rendo conto che mi sta per scoppiare la vescica.
Vado al bagno e, sollevato, torno in stanza. Apro la porta e quasi mi prende un infarto. Seduto sul mio seggiolino, un fantasma picchia sui miei pad come un ossesso! E senza fare il minimo rumore...!
Tiro fuori il cuore dalla scarpa, mi faccio coraggio e mi avvicino.
"Chi sei?"
"Uaaagh! Claudio, ma sei scemo? Mi hai fatto prendere un colpo!"
E' Dio. Stavolta combinato come uno dei Kraftwerk su un video del disco The Man Machine, con la pettinatura stile Banana della pubblicità anni 80 degli Urrà Saiwa.
"Ma non sei onniscente?"
"Hai ragione anche tu ma ero troppo preso dalla musica. Sentito che roba, eh?"
"Veramente non si sentiva niente..."
"Ah già, è vero. Guarda, ecco perché. Ti ho portato queste bacchette, le ho create io, puoi suonare quanto ti pare tanto non fanno nessun rumore. Forte, eh?"
"Ascolta, non basta che non emettano suono, la pelle e qualsiasi altra cosa percossa genera onde sonore, come pretendi che non si senta niente?"
"Tu sentivi qualcosa quando suonavo?"
"No."
"E allora non rompere i coglioni. Anzi, lo sai che c'è, gliele vado a portare a Marco Negro che se le merita cento volte più di te."
"Madonna, ma non te se pò di' niente!"
"Esatto. Sei presuntuoso e non hai rispetto, Claudi', mi sembri il Dottor Sottuttoio. E comunque non ne hai bisogno, puoi continuare a usare quelle fetecchie. Le vuoi provare, prima che gliele porto...?"
"E dai, dammi almeno questa soddisfazione."
Mi porge la prima e mentre la prendo si trasforma in una Barbie.
"Bwaaaah aah aaaaaah ah ah ah ah ah! Che farlocco, c'hai creduto! Aaaah aaaaaaah aaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhh!!!"
Il solito stronzo.
"Ehi, attento, l'hai detto tu prima che sono onniveggente!"
"Io ho detto onniscente."
"E pure onnivoro! Se non la pianti di fare il saccente ti stacco la testa, l'apro in due e mi mangio il tuo cervello fritto col burro, altro che le scimmiette del Borneo..."
"Sapevo del Vietnam, della Cina e della Tailandia ma-"
"E mò m'hai rotto li cojoni!!!"
Questa è l'ultima cosa che ricordo prima del blackout. Poi, nell'inscoscienza, sogno di essere preso a mazzate in testa, un incubo terribile, legnate a rotta di collo in diddle, paradiddle, quartine, sestine e una bufera infinita di colpi singoli, ognuno più forte di una mazzata di Mjiolnir sul capo. Ancora sto sognando. Da un pò mi sembra di sentire una vocetta canticchiare We Are The Robot, ma lo imputo al mio cervello ormai in pappa.

Claudio

1 commento:

  1. M'hai fatto ride!
    Certo ma se non mordo come faccio io!
    Urrà...
    Daniele

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