giovedì 9 luglio 2009

Un giorno Dio si presentò da Norma travestito da rabdomante.
Prima che potesse farsi riconoscere, gli si era già attaccata a una gamba e, rossa degli zampilli dell'arteria femorale, gli strappò una bella porzione di adduttore e si allontanò trotterellando.
Da chi andò a reclamare il divino rompicoglioni...?
Esatto.
"Claudio! Guarda che m'ha fatto la tua cana!"
"Aaaaaaaaaaaaaaahhhh! Mio dio, quanto sangue... si sdrai, la prego, chiamo subito il 118, non si preoccupi, arriveranno in pochi minuti!"
"Pochi minuti una fava, sto morendo... ho già perso 27 decilitri e 45 centilitri di sangue... morirò... muoio-"
E così dicendo, si produsse in una versione della Morte Del Cigno degna di una Carla Fracci zombificata.
"Ma sarai stronzo! Non ti avevo mica riconosciuto, razza di infame! Cos'hai fatto a Norma, se le hai torto un pelo io ti-"
"'Io ti cosa! Io sono il signore Dio tuo e faccio quello che mi pare, chiaro?!?"
Si strappò completamente la gamba sbrindellata e cominciò a prendermici a calci in culo saltellando con l'altra, un dolore cane maledetto. Ma non pago della mia sofferenza, si fece crescere più zampe di un ragno e continuando a zompettare prese a darmele a gragnuole di sette, otto pedate, tutte insieme.
"Ahio, ahio, basta! Sei senza cuore, ma che t'ho fatto?"
"Che mi hai fatto? Che mi hai fatto...? Giura che credi in me o ti faccio diventare il sedere più viola di una molegnana! Ti pisto come un santo vecchio, forza, giura!"
"Lo giuro, lo giuro!"
"Cosa? Giura che credi in me perché esisto!"
"Giuro che credo in te ed esisti, basta però adesso..."
"No! Dillo meglio: credo in Dio e Dio esiste. E sii credibile, credino."
"Sì, sì, credo in Dio e Dio esiste. Va bene...?"
Scomparve insieme al suo ghigno soddisfatto per lasciar apparire la mia adorata nana bianca che si stava sdellommando il quarto di gamba di nostro signore.
"Norma, tesora mia adorata! Il tuo amichetto è veramente uno stronzo, guarda che m'ha fatto... c'ho il culo più osceno di quello di un babbuino. Però è pure un allocco, s'è bevuto che fossi sincero quando dicevo di credere in lui, ah! Babbeo..."
Al Pronto Soccorso non si scomposero più di tanto al mio arrivo con una bacchetta da rabdomante ficcata in gola, in quanto qualche giorno prima gli avevano portato un mangiatore di spade a cui era andato un cucchiaino da caffé di traverso, cosa li turbò non poco fu Norma al mio fianco ancora preda di un attacco convulso di risa.

Claudio

4 commenti:

  1. Solo un abbraccio Claudio.
    In silenzio.
    Per chi lo sa apprezzare e non pensa che sia solo uno spauracchio da evitare.

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  2. Mi ripeto, Elle, sei una signora.
    E io, come avrai notato, un rozzo pagliaccio.
    Sei una bella novità, seppure non dovessi "commentarti", sappi che continuerò a leggere i tuoi post.
    Ricambio l'abbraccio a tutta la famigLia.

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  3. Mi vien voglia di chiamare Dio per dirgliene un po'...

    Massimo rispetto, Clà.

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  4. Claudio, io non me ne intendo di signori, titoli ed alte onorificenze.
    Con le persone, come con la musica, vado a orecchio, ho una (vaga) idea di ciò che mi piace e quando lo vedo, semplicemente lo riconosco.
    Nessun obbligo coi commenti, figurati! mi piace che siano liberi e spontanei, come un certo Claudio di mia (recente) conoscenza ;-)

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