sabato 13 marzo 2010

Casa Bispuri

"Visto che ti sei addormentato?"
E' Norma. Voce roca e alito pestilenziale da sardinodipendente, peggio di HelterSkelter. Sveglio subito.
"Norma mia, ma che te sei mangiata?!?"
"Se non lo sai tu... forza, alzati o farai tardi. Gli ospiti se ne sono andati. Hai visto che non è stato poi così drammatico?"
"Sono rimasti un giorno solo?"
"Già, sono partiti mentre non riuscivi ad addormentarti. Chissà che seghe mentali ti sarai fatto, avrai cercato in tutti i modi di sentirti uno schifo, vero?"
"No. No, cioè, insomma, dai, un essere simile ti dà da pensare, non credi?"
"Sì sì, certo. Certo che Giovannino aveva proprio ragione..."
Ma lo dice col sorriso sulle labbra.
Apro le finestre, c'è il sole, potrò sistemare il tetto con Elio così non pioverà più in cucina e non sarò più svegliato da un Batrakid che schiamazza e sguazza nel catino messo a raccogliere l'acqua. Anche se era molto simpatico, devo ammetterlo.
Non è ancora primavera ma in cuore ho un germoglio. In bagno fisso la mia immagine riflessa. Sbadiglio e sorrido, non lo facevo da giorni. Anche questa prova l'ho superata, affronterò le prossime con un briciolo di sicurezza in più. Avevano ragione DeFilippo e Zappa, gli esami non finiscono mai, come le torture.
Oggi però è un giorno glorioso, il nexus è chiuso e Casa Bispuri riceverà la visita della sua ospite preferita.
"Sbrigati, tra mezz'ora sarà qui e io ancora devo mangiare e andare al bagno!"
Norma sbraita e io sghignazzo. Quando arriverà, la porteremo fuori insieme.
Insieme. Credevo di avere dimenticato il significato di questa parola.

Claudiocane

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