venerdì 19 dicembre 2014

"Ma dici sul serio, ti piace Roma sotto la pioggia?"
Mi rispondi con l'aria trasognata di chi è strappato ai propri pensieri.
"Saremmo dovuti andare alle Terme. Lo so, insieme non ci avrebbero mai lasciati entrare ma avrei voluto così tanto fare anch'io la vostra esperienza."
"Già."
"E sai bene che a me la pioggia non piace affatto. Però mi affascina vedere Roma perdere i contorni sotto l'acquazzone."
"Oggi hai la vena poetica malinconica."
"Macché, questa cosa l'ho letta. Comunque non malinconica, solo pensierosa."
Il tuo sguardo ora è fisso su di me. La verità è che sei preoccupata. Lo so bene.
Eppure sorridi.
"Come stai? E non mentire ti conosco troppo bene."
"Mi manchi. E' tutto diverso, a volte sembra quasi più facile ma manchi, cazzo, certe sere guardo dov'era il gommone e tutto si incrina. Non ci sei, sai meglio di me cosa significa."
"Vero. Ora sono altrove, sto bene, mi diverto, passo il tempo con vecchi amici e persone meravigliose che mi fa così piacere avere incontrato ma penso sempre a te. Il mio Claudio sognante che sguazza e svolazza su terra, cielo e acqua. Il mio ciccio Pipnogrifo!"
"Norma mia."
"Claudio mio."
"Claudio di Norma."
"Norma dei Guerra, tié!"
Mi sveglia il suono della tua risata. Piove. Tengo gli occhi chiusi per non lasciare scappare l'immagine del tuo sorriso. E le lacrime. Dio cane quanto manchi.

Claudio

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