domenica 12 aprile 2009

Tra le bozze non pubblicate di questo blog condiviso col mio amico Daniele, ho ritrovato questa cosa scritta un mesetto fa e mi è piaciuta molto. Anche qua cito Bandini, beh, adoro quel personaggio di Fante. E rileggendola ho capito che anche in quel momento sapevo perfettamente che stavo per fare qualche cazzata. Troppo facile far finta di niente. E troppo difficile evitare di farlo.
C'ho aggiunto delle considerazioni sulla vita e la morte. Mio zio tre giorni fa ci ha lasciato. Ma oggi non è risorto.

"Tra pochi giorni sarà Primavera. Il Porcone di Reiser son già due mesi che non cambia i mutandoni per poi poterli trasformare in aereoplanino 'non di carta' da lanciare come pegno d'amore verso la malcapitata di cui si innamorerà.
Dice Battiato, 'la primavera tarda ad arrivare', e a me Battiato sta serenamente sul cazzo. Poi in che canzone scrivi 'ste cinque parole...
Comunque.
Tra pochi giorni sarà Primavera, e oltre al Porcone, molte altre persone si preparano al Suo avvento. Novello Bandini, anch'io spero nel disgelo, ma al momento il cuore continua a tremare di freddo e ha talmente tanti brividi da battere tachicardico. A volte sembra porti un tre quarti invece del canonico tum-tum.
Primavera piace a tutti. Come le viole anche noi, ritorneremo. A fare che? Mi sembra una tale presa per il culo 'st'euforia di rinascita e passione, fisicità e benessere. Io al momento non sto molto bene. Sono allegro ma manco di pace e soffro. C'ho un dolore Primavera-Estate-Autunno-Inverno che ho imparato ad amare e alimentare. Sta per arrivare La Primavera Dei Miei Sbagli, anzi, ho già cominciato. Frettolosamente mi sono dischiuso come una prematura primula e ho preso la prima mazzata. Questa stagione è una sòla. Più delle altre tre. Almeno in Inverno c'è Natale, che è 'na tale rottura de coglioni ma in Primavera c'è la pasqua, mannaggia il papa."

E oggi è Pasqua, il giorno della resurrezione. Che presa per il culo. 
Mi è sempre piaciuta questa fissa delle religioni per la vita dopo la morte, o il ritorno dell'essenza eterna che si reincarna in un altro corpo e alla sua fine si libera di nuovo per tornare a vivere e morire di nuovo e poi ancora... ammazza che palle.
Che dire? L'altro ieri è morto mio zio Terzo, un altro grand'uomo ci ha lasciato, un altro pezzo delle mie radici è venuto meno. Succede e succederà ancora. Su tutti gli aggettivi che mi vengono in mente per il fratello di mia madre, il primo è "generoso". C'è sempre stato. Sempre presente e pronto ad aiutarti. Lui e papà hanno lavorato insieme per una vita. Hanno diviso tante di quelle cose. Tante di quelle partite a carte. Madonna, diventavano delle bestie quando giocavano! Due uomini dalla cui bocca usciva a malapena una parolaccia, prendevano a bestemmiare come camalli. O come me, via. Che belli.
Zio ha avuto una vita piena, positiva. Con tanti problemi ma tante gioie. Purtroppo zia Eugenia ci ha lasciato un pò troppo presto, ma lui è riuscito a superare anche questo, continuando a portarla nel cuore.
Terzo, ci mancherai. Saluta papà e se ricominciate a darci sotto a briscola, tresette o scopa, bestemmiate piano perché siete molto, molto più vicini a quel rompicoglioni con la D maiuscola.

Claudio

2 commenti:

  1. Solo un abbraccio forte forte per la tua perdita dolorosa. e un pat-pat sulla spalla per condividere il senso si spossatezza che sta cacchio di stagione ci porta ogni anno. io mi vorrei risvegliare alla vita come fanno i merli nel mio giardino, ma sono stanca, veramente stanca, e spero solo che il cambiamento arrivi presto. Baci

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  2. Avevo scritto un messaggio dignitoso, forsanche un pò calmo, manco troppo.
    Ma 'sta rottura de cojoni de "accazzo de accaunt gugl" m'ha veramente fatto imbestiali'. E ce vo' poco.

    Ci riprovo. Grazie e grazie, al momento però non è il volermi risvegliare alla vita o rifiorire, anche perché nel mio caso sarebbe un miracolo, quanto imparare a convivere con me stesso per riuscire a non sentire vuoti arrancando nella vita senza nessuno accanto. Amici a parte, che se non ci fossero stati nemmeno loro, avrei già salutato tutti e scritto Lies Irae direttamente in situ.
    Un bacio, Da'.

    Claudino

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