sabato 16 maggio 2009

In Lies Irae è Monica a star male all'idea di tornare in una casa senza di me. Ma sono io ad entrare ogni giorno nella casa in cui abbiamo vissuto insieme e, malgrado ci sia nato, i ricordi più forti sono legati agli anni passati qui dentro con lei.
La memoria è pericolosa, bisogna mantenere la giusta equanimità verso ciò che è stato e ciò che è.
Mi vengono in mente mille stupidi testi di canzoni del cazzo e nemmeno una poesia che mi tiri su e riporti al giusto livello gli infiniti cambiamenti della vita in continuo divenire.
La verità è che quando un amore finisce è impossibile non soffrire.
Ha da passa' 'a nuttata.
Un bacio, vita.

Claudio

2 commenti:

  1. .'.. una poesia che mi tiri su'
    Mi piace sapere che qualcuno creda al potere lenitivo/guaritivo della poesia :)
    Tu sei un uomo senza età: a volte d'altri tempi, romantico e malinconico, altre moderno e altre ancora contemporaneo.

    E la verità è davvero che quando un amore finisce è impossibile non soffrire... ma anche quando non comincia, però eh!

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  2. Vero. E vedrai anche quanto tempo passerà anche per me.
    Anche un'altra persona mi ha dato dell'uomo d'altri tempi, quando al momento clou (proprio quello, ma quello, quello in cui tu e lei state per e poi allora e tuuutto è bello) si è tirata indietro, nel vero senso della frase, e io ho detto che era comprensibilissimo.
    Con questa battuta il momento clou è divenuto il momento clown.
    Hai ragione, sono romantico e malinconico, d'altri tempi e moderno, sono un pirata ed un signore.
    Un coglione, insomma.
    C'ha da passa' 'a nuttata, Vicky.

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