sabato 5 settembre 2009

Da bambino quando avevo la febbre alta, vivevo un'allucinazione ricorrente.
Sdraiato nel lettone dei miei, guardavo il soffitto che era un prato verde. Allungando la mano, prendevo un filo d'erba, e una volta strappato, da sotto il letto si alzava un numero che andava a riempire il vuoto appena creato. Continuavo così per ore, o forse erano solo minuti ma sembrava un tempo enorme.
Finora non mi sono chiesto cosa potesse significare, e forse ho sbagliato. Era un'allucinazione che mi faceva stare bene, mi allontanava dal male e vivevo in una bolla isolata dal reale. In quelle occasioni avevo una scusa per farlo.
Poche altre volte, accompagnata da un rombo terrificante, sentivo arrivare una gigantesca sfera che mi avrebbe schiacciato, e l'unico rifugio che avevo erano le macerie di mollica di un avamposto militare. Questo succedeva quando mi lasciavano nel mio letto.

Claudio

1 commento:

  1. Prosaicamente, la riflessione logica allontana dalla sofferenze, per un po', fino a quando diventa sferica, cortocircuita, allora bisogna rifugiarsi nel cibo...

    Straparloa nche io, eh?

    Bel post.

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