mercoledì 7 ottobre 2009

Questi giorni sono le parole di un cane, la mia pancia gonfia
e la finestra che punta al mare.
Tra di noi il fiume, Il suo letto ha sassi lisci, corrono insieme e giungono alla foce sovrappensiero, conoscono la strada.
Il suo corso è il mio corpo, la linea curva che ingolfa le vite.
Sei vita e sorte, la mia testa sott'acqua
e il respiro che manca.
Sei il sorriso di chi se n'è andato e il mio viso serio,
lo sguardo duro, l'immagine di una fiera accettazione.


"Buon Anno" è un ricordo della mia dolescenza, il lirismo di Fausto Rossi e il taumaturgico influsso di Elliot e Bowie.

Claudio

3 commenti:

  1. Questi giorni sei qualcosa che va bene, via.

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  2. Ma sì, via.
    E potrei continuare con uno scambio come quello di Mr. Creosoto e John Cleese su "Il Senso Della Vita" ma, sì, hai ragione, va bene, Peps.
    Anch'io quando posso mi sposto in bici, ho una vecchissima Specialized non ammortizzata del '92. Gli unici cambiamenti sono stati alle meccaniche del cambio e aver mutato la scritta HardRock sulla canna in HardCore.
    Il solito coglione.

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  3. Ehm sei un sentimentale, ecco perché ci metti "core" :P

    Io le bici invece le cambio spesso, ho una golosità da collezionista, ma non le colleziono, ovviamente, le "do dentro".

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