Anche se non lo saprai mai.
Vorrei tranquillizzarti.
Ho capito cosa fare, seppure non sarà facile.
Devo ricordare com'ero prima di stare con te, quando ti desideravo ma non c'eri e immaginavo come potesse essere averti accanto, senza sapere che avremmo passato insieme sette lunghi anni.
Allora non c'eri e vivevo comunque, respiravo, camminavo, mangiavo e bevevo, due cose che non ho mai smesso di fare insieme a dormire, e ridevo. Con gli amici, con le donne interessanti e quelle da scopare, con mamma e papà che ancora vivevano sotto lo stesso tetto, con Norma quando non mi faceva rodere il culo.
Non c'eri e devo ammetterlo, tiravo avanti lo stesso.
Ora conosco la differenza tra "prima", "durante" e "dopo" di te. La consapevolezza mi spacca in quattro ma devo ricominciare a vivere, perché il passato dimostra che posso farlo.
Questi ultimi giorni sono stati troppo pesanti e ho capito che non posso considerarti un problema, un ulteriore ostacolo che non mi permette di vedere oltre.
Devo voler essere felice. Senza di te. Voglio tornare a sognare.
Stasera siamo Norma ed io. Ho preparato un ottima cena e mi sono concesso delle bollicine, Cartizze di Valdobbiadene. Perché no, devo cercare di essere meno pesante, e questo è un modo piacevole per cominciare. Glauco ha detto che in cucina e a letto mi sono sempre voluto bene.
Perdonami se a volte, fuori da quelle due stanze, non mi sono reso conto di quanto mi stavi donando.
Un bacio, Monica.
Roma, 31 dicembre 2009, 22: 25
mi spaccio da anonimo ché non riesco a mettere il mio nome di riferimento...sei ancora sveglio, clà?
RispondiEliminaapi
Bollicine, leggerezza, serenità per il nuovo anno.
RispondiElimina> api:
RispondiEliminatorno solo ora su 'ste pagine, mi spiace. Ma vai lo stesso, dai.
> RosmaRoma:
grazie, è quello che vorrei, Certo, ho cominciato con la cosa più semplice da fare... ma almeno ho iniziato!
E se "chi ben comincia è a metà dell'opera", mi sa che ci siamo incamminati bene, anzi benone!
RispondiElimina