Capita sì di mordere la mano che ci nutre. Una manifestazione eccessiva, estrema se vuoi. Ma gli istinti sono così, implacabili e indomabili. Lascialo ridere...
Pepster, Elle: non posso cambiare la mia natura ma voglio smettere di usare questa frase come scusa, non è più accettabile. Un abbraccio bicomprensivo.
Certe volte, secondo me, dovremmo imparare da certi mastini... Che siano dei simboli o che siano creature estremamente concrete, potrebbero insegnarci la saggezza della risata. Saggezza difficile da conseguire... un po' per tutti. P.s.: scusa il ritardo per la visita sul tuo blog.
Buonasera Riccardo, ma scusa de che? Ti eri preso un impegno...? Grazie dell'occhiata data, semmai. Permettimi solo di dirti che il mastino legato a catena che ho nel cuore, è di quei vecchi molossi che i mastinari tiravano su peggio che a Sparta, capiamoci. Come i cani da guerra dei romani, quelli di Zama, per capirci. E quello, lui, non vuole essere liberato. Non vuole essere libero. Sarebbe libero di fare ciò che vuole, e questo gli fa paura. Mi ricorda qualcuno.
Cacchio se è vero che certi giorni è così.
RispondiEliminaCapita sì di mordere la mano che ci nutre.
RispondiEliminaUna manifestazione eccessiva, estrema se vuoi.
Ma gli istinti sono così, implacabili e indomabili.
Lascialo ridere...
Pepster, Elle:
RispondiEliminanon posso cambiare la mia natura ma voglio smettere di usare questa frase come scusa, non è più accettabile.
Un abbraccio bicomprensivo.
Certe volte, secondo me, dovremmo imparare da certi mastini...
RispondiEliminaChe siano dei simboli o che siano creature estremamente concrete, potrebbero insegnarci la saggezza della risata.
Saggezza difficile da conseguire... un po' per tutti.
P.s.: scusa il ritardo per la visita sul tuo blog.
Buonasera Riccardo, ma scusa de che? Ti eri preso un impegno...? Grazie dell'occhiata data, semmai.
RispondiEliminaPermettimi solo di dirti che il mastino legato a catena che ho nel cuore, è di quei vecchi molossi che i mastinari tiravano su peggio che a Sparta, capiamoci. Come i cani da guerra dei romani, quelli di Zama, per capirci.
E quello, lui, non vuole essere liberato. Non vuole essere libero. Sarebbe libero di fare ciò che vuole, e questo gli fa paura.
Mi ricorda qualcuno.