domenica 14 febbraio 2010

In certi giorni sono il cane che sputa nella ciotola dopo aver morso la mano che gli ha dato da mangiare.
Oggi il mastino a catena nel mio cuore mi guarda e ride.

Claudiocane

5 commenti:

  1. Cacchio se è vero che certi giorni è così.

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  2. Capita sì di mordere la mano che ci nutre.
    Una manifestazione eccessiva, estrema se vuoi.
    Ma gli istinti sono così, implacabili e indomabili.
    Lascialo ridere...

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  3. Pepster, Elle:
    non posso cambiare la mia natura ma voglio smettere di usare questa frase come scusa, non è più accettabile.
    Un abbraccio bicomprensivo.

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  4. Certe volte, secondo me, dovremmo imparare da certi mastini...
    Che siano dei simboli o che siano creature estremamente concrete, potrebbero insegnarci la saggezza della risata.
    Saggezza difficile da conseguire... un po' per tutti.
    P.s.: scusa il ritardo per la visita sul tuo blog.

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  5. Buonasera Riccardo, ma scusa de che? Ti eri preso un impegno...? Grazie dell'occhiata data, semmai.
    Permettimi solo di dirti che il mastino legato a catena che ho nel cuore, è di quei vecchi molossi che i mastinari tiravano su peggio che a Sparta, capiamoci. Come i cani da guerra dei romani, quelli di Zama, per capirci.
    E quello, lui, non vuole essere liberato. Non vuole essere libero. Sarebbe libero di fare ciò che vuole, e questo gli fa paura.
    Mi ricorda qualcuno.

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