mercoledì 3 novembre 2010

"Buongiorno signor Bispuri."
Mi sveglio di soprassalto nel mio letto, incapace di muovermi.
"E voi chi siete...?"
"Io sono Borzoi, l'Esantemista e lui è il mio collega Tchiorny, il Cardiatore."
"Si rilassi, non ci metteremo molto."
"A fare cosa? Non riesco a muovermi... dov'è Norma? Bastardi, se le avete-"
"Calma, calma, abbiamo riservato al cane il suo stesso trattamento ma non si accorgerà di niente, sta ancora dormendo. A noi ora, signor Claudio, prima cominciamo, prima tornerà a dormire. Tony, il trincetto."
Il più basso dei due mi tira su la maglietta fino al collo e l'altro con una rapidità incredibile infila l'arnese sotto lo sterno e mi apre il petto in due come fossi un tacchino il giorno del ringraziamento.
"Ma no, ma no, non c'è nulla di cui ringraziarci, è il nostro lavoro. Ecco, così, allarga un pò di più... perfetto, lo tiro subito fuori."
In preda all'orrore, vedo l'Esantemista strapparmi il cuore e metterlo sotto la luce della lampada sul comodino.
"Boris, a me non sembra proprio un getto. E poi è un pò secco, non mi sembra proprio."
"Aaah, non saltare a conclusioni affrettate. Ricordi Murnalowsky? Avevi detto la stessa cosa, poi qualche mese dopo gli si è dischiuso il bocciolo e abbiamo quasi perso il lavoro."
"Devi sempre farmelo pesare?"
"Voglio solo spronarti a fare del tuo meglio come un tempo. Non c'è fretta, Tony, osserviamolo meglio. Lei ha fretta, signor Bispuri?"
"..."
"Ecco, ecco. Cosa dici adesso?"
"Ascolta, non ti arrabbiare ma a me continua a sembrare troppo secco. Dai, sotto la luce è ancora più triste!"
"Devo ammettere che hai ragione. A dirla tutta, sai cosa mi sembra? Un brufolo, ecco. Ecco, sì, un brufolo in via di guarigione. Glielo schiaccio, signor Claudio?"
"Vuole schiacciarmi un brufolo che ho sul cuore? Quello che ha in mano, che mi ha strappato dal petto dopo avermelo aperto col trincetto...? E perché no, tanto se non sono morto di dolore finora, che male potrà mai farmi?"
"E no, male le farà, sissignore, e tanto. Ma meglio togliere la putredine che ha dentro prima che si aggiunga alla melma che le avvolge il cuore. Boris, tienimelo, ora lo spurgo."
Urlo.
Respiro a fatica. Ansimo. Norma russa. Come i miei due aguzzini. O salvatori.
Tengo gli occhi aperti al buio. Non porto le mani allo sterno, come vorrei. No. Tiro giù la maglietta che ho addosso, quella bianca col cuore e la scritta Tripper Tattoo.

Claudiocane

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