"Al di là di quello che mi dai
C’è quello che mi prendo.
Al di là di quello che non mi puoi concedere
C’è quello che mi offri.
Al di là di me e di te, c’è il nostro incontro.
E i nostri sensi. E il sapore del tuo corpo.
E la musica del mio.
Al di là dell’anima c’è il cuore.
Al di là della sua pena il mio sentire.
Al di là della distanza c’è il fiume che ci unisce.
E oltre tutto c’è il passato di due vite che hanno
ancor più senso perché si sono unite.
Conosciute.
E poi lasciate.
Al di là delle parole e della realtà,
c’è quello che c’è stato,
la gioia, le lacrime, i kilometri e gli abbracci.
E c’è tutto quello che non ci daremo
perché è ormai impossibile d’amarsi,
ma che pronto, fedele, generoso e autentico
sonnecchia e vive sotto i nostri cuori,
le contraddizioni, il destino e la nostra educazione.
Al di là di ciò che t’appartiene
c’è quello che appartiene a me
e alla follia che m’ha permesso
di farti vivere, di nuovo, il tuo sogno di libertà e di volo.
Senza negarti il paracadute che non ti meriteresti.
Al di là tutto questo c’è l’amore,
quello che nutro all’idea di te
e quello che ti neghi perché così hai deciso.
Al di là delle scelte e le rinunce,
c’è la necessità,
la mia e la tua,
di sopravvivere alla vita,
quella che il coraggio c’ha insegnato a vivere."
grazie a te clà di averla pubblicata.
RispondiEliminavederla scritta altrove che tra i miei file la allegerisce un pò del suo peso emotivo e fa che questa storia prenda il volo, con un pò di me dentro, certo, ma allontanandola, rendendola meno pericolosa e soprattutto carica del mio pianto che finalmente, non piango più...
grazie
grazie ad entrambi per averla offerta un po' anche a noi
RispondiElimina>Lorrrrraine:
RispondiEliminaessendo una persona tutt'altro che leggera, sentirti dire una cosa del genere mi riempie di gioia quanto l'averti aiutato a soffiare via il paracadute, magari rendendolo un colorato aquilone. Ti abbraccio.
>roBrizo:
grazie a te, l'intento era proprio quello di condividerla.
Da canaro a neo-canara: superati i primi sei mesi, finirai per non volere più rinchiudere Salvia in uno sgabuzzino, teh.
A presto, di qua o di là da te. O altrove, hai visto mai.