sabato 24 dicembre 2011

"Penso a Santa Croce e alla Tangenziale, la tua voce roca, i cellulari nascosti, la paura e le minacce, le attese senza fine, l'illusione e le delusioni, magazzini e rappresentanti, tacchi alti su gambe sicure a Piazza Di Pietra, quel vento freddo che sega le cosce, ricordo come si apre bene sul marmo, gli specchi sporchi e i tappetini accartocciati, canottiere e giubbotti altrui, sportelli che non riesco a chiudere, i tuoi trofei di guerra, i bagni dei musei, l'inadeguatezza, il culo, il signor Cazzomoscio, casa di Glauco, la Piramide quella mattina, il Già Visto e via Brunetti, le stanze del Branca, il malessere della lontananza forzata, tu che torni, le chiavi mai più lasciate nella toppa, le telefonate alle quattro di mattina, il non detto che è nascondere, i tuoi non mi ricordo un cazzo, la condivisione del male mascherato da amore, il sesso che separa e spegne, le lacrime della mancanza e una gioia di vivere che brucia la vita, la negazione dei dolori e l'accettazione del male conosciuto. E su tutto questo, io e quel porco di dio che in due non riusciamo a farci forza e pubblicare questo post di merda che mi aiuterebbe a ricordare tutto quello che non voglio vedere, ciò che ho visto e le cose che ho creduto di vedere."

Visto, Cla', alla fine ho trovato il coraggio di condividere anche questi pensieri. Ma non mi aiuta.
Buon natale, ti amo.

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