martedì 13 gennaio 2009

Non svegliare il rabdomante che dorme

Norma e io eravamo alla ricerca di funghi nel bosco di Bruciacalippo. Appoggiato ad un albero, scoprimmo il rabdomante addormentato.
Accanto a lui, un boccione da due litri vuoto e un secchio con dell'acqua e la sua bacchetta infilata dentro.
"Adesso vede, questo coglione! Vieni Norma..."
Dopo essermi avvicinato con circospezione, presi la bacchetta e quatto quatto fuggii con la mia cana.
"Ah! Tieni, Norma, vai a prendere il bastone!", dissi alla mia sorda bulla dopo aver lanciato l'inutile forchetta trova-acqua in un'ampia radura.
La piccola audiolesa non aveva nemmeno raggiunto il legnetto quando il rabdomante mi prese alle spalle e cominciò a pestarmi come un santo vecchio. Neanche l'intercessione della fedele cana lo persuase dal portare a termine il suo sfiancante compito.
Mentre la buona Norma leccava le mie ferite, l'uomo dell'acqua parlò.
"Brutto pezzo di merda, volevi farla mangiare al cane, eh? Ecco, hai avuto quello che meritavi! Ma come ti è venuto in mente, deficiente?!?"
"Era solo uno scherzo... e poi l'ho vista là sotto l'albero, svenuto dopo essersi tracannato due litri di vino, che ne sapevo io che aveva questa capacità di ripresa?"
"Lo vedi che sei davvero un deficiente? In quel boccione c'era l'acqua che ho messo nel secchio per la bacchetta, per farla riprendere dopo aver faticato tutta la mattina! Sei un povero stronzo ignorante, altro che uno stronzo in bottiglia..."
I suoi occhi di bragia fiammeggiavano. Prese la bacchetta, me la dette con forza in testa prima di andar via e, dopo aver sputato per terra, si diresse nel fitto del bosco.
Però lo sputo colpì Norma. La quale, dopo avermi lanciato uno sguardo tipo, "è nella mia natura, non VOGLIO farci niente", si avventò verso l'ignaro rabdomante che in capo a pochi secondi, si ritrovò non solo con l'adorata bacchettina a pezzi, ma anche con i vestiti, gran parte della superfice epidermica, muscolare, tendinea e ossea ridotte in condizioni pietorerrime.
"Così impari a trattare una signora come si deve, razza di buzzurro scostumato."
Detto questo, e data un'ultima lancinante stranita all'orecchio destro di ciò che restava dell'omarino, volse verso di me le sue reverende chiappe e trotterellando, riprese il sentiero dal quale eravamo giunti.
Il giorno seguente su Rai Tre Regione parlavano dell'aggressione subita dal sindaco di Bruciacalippo da parte di un orso, probabilmente sfuggito al circo itinerante che da una settimana rattristava gli abitanti di Menelanzo, frazione di Bruciacalippo. Il pover'uomo spiegava di essere stato aggredito alle spalle e, cosa ben più grave della sofferenza provata, di aver ritrovato la sua arcinota bacchetta completamente distrutta.
Guardando Norma provai un accesso di fierezza. Mi facevano ancora male tutte le ossa e i tre punti in testa cominciavano a reclamare attenzione. Mi chinai a carezzarla. 
"Brava Norma, gliel'abbiamo fatta vedere a quello stronzo!"
Perentoria come al solito, giunse la sua replica.
"Claudio mio, sei proprio un coglione."

Claudio

2 commenti:

  1. uff! avevo lasciato un commento a questo post ma non mi avete calcolato. Allora non vi dico più che cosa vi avevo scritto...

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  2. ehm... veramente... non era questo il post(o), ma quello che segue... ehm... allora scusate... ehm... altra occasione per farmi i fatti miei...

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